Il vincolo del 1983…
Il convento di San Francesco, come può ben capirsi, è un immobile sottoposto a vincolo delle “belle arti”.
La prima comunicazione pervenne al Governatore della Misericordia, Gabriele Brunini, il 1 ottobre 1983, da parte della Soprintendenza per i Beni Ambientali, Architettonici, Artistici e Storici di Pisa (che aveva allora giurisdizione sulle Province di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara) dopo l’ottenimento del convento in comodato da parte della Provincia Toscana dei Frati Minori.
L’allora Soprintendente, la Dottoressa Architetto Giovanna Piancastelli Politi, con lettera prot. 8113 Class. E.438, scriveva:
“Il Convento di San Francesco, situato nel Comune di Borgo a Mozzano, costituisce un interessante esempio di architettura francescana cinquecentesca conservatosi nella provincia di Lucca. Il primo documento attestante la fondazione del Convento risale al 1 febbraio 1523. Nel documento, il “Breve” di Papa Clemente VII, sono specificati i requisiti necessari per la costruzione dell’edificio “cum ecclesia, humili campanile, campane, claustro, refectorio, dormitorio, horto, hortinijis et olias necessarijs officinis… ”. Tali spazi formano infatti il nucleo originario del complesso, ampliato nel 1657 e nei primi anni del secolo XVIII. Considerato pertanto che il complesso costituisce, per i motivi sopra esposti, uno dei più importanti esempi di architettura osservantina cinquecentesca, conservatasi nella provincia di Lucca, si invita la S.V., governatore della Confraternita della Misericordia, a volersi uniformare, riguardo all’immobile in oggetto, al disposto dell’art. 4 della legge 1 giugno 1939 n. 1089”.