Padre Giustino “turchescamente” ucciso
Su Padre Giustino Pacini di Gombitelli (nel Comune di Camaiore) si apprende che entrò nel “Martirologio Francescano” (edizione del 1938) alla data del 23 marzo, con il titolo di “Servo di Dio” e con l’elogio di essere stato ucciso empiamente a Derna nel 1908 da feroci maomettani. Sotto il log-giato, antistante la chiesa del convento, sul muro a sinistra del portone di ingresso, si trova una lapide che ricorda il martirio di questo frate, scoperta il 24 giugno 1914, in occasione della commemorazione del martirio. Questo è il testo inciso nel marmo:
In questo Convento – dai libri e dal Crocifisso – imparò degnamente a combattere – per la Fede del suo San Francesco – GIUSTINO PACINI – nato a Gombitelli – il 17 agosto 1872 – Valente e Pio Missionario – Nel fervore dell’opera e delle speranze – il 23 marzo 1908 – ucciso turchescamente a Derna – affrettando forse – col proprio sangue – il riscatto di quelle terre – dalle armi d’ITALIA – poco di poi conquistate – alla Civiltà del Vangelo – I confratelli – posero ricordo del caro nome.
Segue la firma dell’estensore dell’epigrafe: P. Manni.
Anche nel corridoio del dormitorio, al primo piano del convento, una targa di marmo, con una scritta in latino, segnala la cella n. 12, un tempo da lui abitata. (oggi è la camera n. 20 del Centro Anziani).
Justini cella haec libjcis qui martjrarenis occubuit Patriae Fideique decus.
(Traduzione: Questa (è) la camera di Giustino che, gloria della Patria e della Fede, incontrò la morte per mano dei libici martirizzatori)
I Frati del convento del Borgo, come testimonia Padre Pacifico Bigongiari nelle sue Memorie, alla data del 25 maggio 1908, appresero della morte di Padre Giustino dai giornali: “abbiamo letto sui giornali, Il Corriere della Sera e L’Avvenire d’Italia, – scrive Padre Bigongiari - dell’assassinio del povero P. Giustino Pacini a Derna in Tripolitania, ucciso pare nella propria camera con 14 stilettate. Per ora non si sa da chi, ne perché. Iddio lo ammetta alla gloria eterna”.