La Madonna dei Ferri di Borgo a Mozzano

La Madonna dei Ferri di Borgo a Mozzano

LA MADONNA DEI FERRI DI BORGO A MOZZANO: UN OPUSCOLO SCRITTO DAL GOVERNATORE DELLA MISERICORDIA GABRIELE BRUNINI PARLA DELLA STORIA DELL’ANTICA IMMAGINE E DEL SUO ORATORIO

In occasione dell’annuale festa della Madonna dei Ferri, Patrona del Comune di Borgo a Mozzano, il Governatore della Misericordia ha pubblicato un piccolo opuscolo con la storia della venerata Immagine. Il contenuto del testo lo pubblichiamo anche su questo nostro sito, visto le comunanze storiche e le collaborazioni che i frati del convento di San Francesco hanno sempre offerto alla vita del piccolo oratorio borghigiano ed alla sua Congregazione. Di seguito il contenuto dell’opuscolo scritto da Gabriele Brunini.

SALUTO E INTRODUZIONE

Con piacere ho accettato l’invito della Congregazione della Madonna dei Ferri a scrivere un piccolo testo che, senza alcuna pretesa, parli della storia di questo piccolo e grazioso oratorio, costruito proprio 420 anni fa, dove si venera l’antica immagine della Madonna dei Miracoli o delle Grazie, comunemente appellata “Madonna dei Ferri”, così cara alla comunità borghiana da meritarsi, nel grande “anno mariano” del 1954, di diventare la “Patrona principale del Comune di Borgo a Mozzano”.

E’ un omaggio alla Fede semplice della nostra gente ed un riconoscimento a coloro che tanto impegno dedicano alla cura di questi luoghi sacri, che i nostri antenati ci hanno consegnato e che, oggi, facciamo fatica a mantenere e tramandare alle generazioni successive alla nostra.

Nell’annuale festa, 24 Aprile 2017

Gabriele Brunini

L’ ORATORIO E LA SUA STORIA

All’inizio dell’abitato di Borgo a Mozzano, chi proviene da sud, incontra sulla destra un grazioso oratorio dedicato alla Madonna, che ha davanti un prato verde, ben curato. E’ la chiesetta dedicata a “Maria Santissima delle Grazie”, che il popolo di Borgo a Mozzano e dei paesi circostanti conosce come “Madonna dei Ferri”, da una cancellata in ferro che si pensa esistesse davanti alla sacra immagine. La Madonna, che tiene vicino a sé, sulla sua sinistra, il Bambino Gesù, quasi in un gesto affettuoso di protezione, è affrescata su un antico muro, davanti del quale è stato costruito l’altare per le celebrazioni. L’ immagine è stata poi contornata da cornici e stucchi in gesso.

La tradizione vuole che quella pittura si trovasse in un tempietto preesistente, che si ignora dove sorgesse. La testimonianza ci viene da una vecchia immaginetta il cui testo così recita:

“Questa venerata immagine della Madonna col Bambino fu trasportata nell’anno 1597 nell’attuale oratorio, allora detto del Solco, da un tempietto che si ignora dove precisamente sorgesse. Vuole la tradizione che in questa immagine sia stata raffigurata la Madonna del Sasso, mentre oggi il popolo la denomina Madonna delle Grazie ed anche Madonna dei Ferri, da una cancellata di ferro che esisteva davanti all’oratorio”.

Altre notizie sull’oratorio ci provengono dai documenti delle “Comunità della Repubblica di Lucca”, dai quali si apprende che la piccola chiesa fu costruita, per delibera del 7 febbraio 1597, con il concorso del Comune. L’Immagine sacra era precedentemente custodita, in affresco, in un tempietto costruito da Antonio Lunardi; con la traslazione nella nuova chiesetta, il piccolo preesistente tempietto scomparve.

Secondo la tradizione “il pittore volle rappresentare la Madonna del Sasso nell’atto frettoloso di passare il santo Bambino dalla destra alla sinistra”.

Anche per l’oratorio della Madonna dei Ferri notizie puntuali ci arrivano dal libro di Francesco Maria Pellegrini “Borgo a Mozzano e Pescaglia nella storia e nell’arte”, stampato nel 1925, che è veramente la “summa” della nostra storia locale. Scrive infatti il Pellegrini: “Nell’oratorio della Madonna detta “dei Ferri” esiste un’immagine che si raccomanda per la venerazione in cui è tenuta da oltre tre secoli. Durante il Sec. XVI, Antonio Lunardi aveva costruito, non sappiamo dove, un tempietto alla Madonna delle Grazie, dipinta a buon fresco sul muro del tempietto stesso. E già la relativa cassetta delle elemosine aveva fruttato quanto occorreva, a giudizio di Antonio, perché potesse costruirsi all’immagine stessa un oratorio più decoroso e in luogo più centrale, e la fabbrica era incominciata nel luogo dove si trova attualmente, detto allora Il Passo dei Malcontenti, quando Antonio venne a morte. Il figlio Pellegrino e Mons. Giovanni Ricci, Rettore di S. Iacopo, si occupavano del proseguimento, quando venne da Lucca un’ingiunzione del Vescovo Alessandro I Guidiccioni perchè un uomo di Comune fosse deputato alla pronta esecuzione della fabbrica. Il Comune si adunò il 7 febbraio 1597 per deliberare sul da farsi; la fabbrica fu compita non più tardi dell’8 aprile dello stesso anno, e fu decretato che l’immagine vi fosse trasferita la seconda domenica per prossimo maggio. L’oratorio, detto già “del Solco” prese il nome attuale da una ringhiera che vi fu posta davanti.

E’ facile pensare che “il solco” fosse quello di Macea o Santa Croce che passano vicinissimi all’oratorio attuale.

Nel 1915 fu approvato il regolamento di una “Congregazione” intitolata a “Maria SS. delle Grazie, detta dei Ferri”. Questa Congregazione (maschile e femminile), che opera all’interno della Parrocchia di San Iacopo, è tuttora esistente e si occupa della manutenzione dell’oratorio e dell’organizzazione delle feste in onore della Madonna. In essa, per tradizione, hanno un ruolo preminente, soprattutto, le persone abitanti a Rapaio, Le Luci e Monte che, più degli altri parrocchiani, hanno avuto ed hanno a cuore la cura del piccolo santuario.

La domenica dopo Pasqua (domenica in Albis) ed il lunedì successivo, ogni anno, si celebra la festa della “Madonna dei Ferri” presso il suo oratorio ed ogni tre anni si fa una festa più solenne, chiamata “triennale” o “festone”. La prossima triennale ci sarà nel 2018.

Nel 1954, si celebrò, con solennità in tutto il mondo, il primo “Anno Mariano” della storia, voluto dal pontefice Pio XII in occasione del centenario della definizione dogmatica dell’Immacolata Concezione. Quell’evento straordinario fu solennemente inaugurato dal Papa l’8 dicembre 1953 in Santa Maria Maggiore, a Roma, e fu celebrato con fervore religioso da tutte le diocesi cattoliche del mondo, recitando la preghiera, composta personalmente dal Papa, che cominciava con queste parole:

“Rapiti dal fulgore della vostra celeste bellezza e sospinti dalle angosce del secolo, ci gettiamo tra le vostre braccia, o Immacolata Madre di Gesù e Madre nostra, Maria, fiduciosi di trovare nel vostro Cuore amantissimo l’appagamento delle nostre fervide aspirazioni e il porto sicuro fra le tempeste che da ogni parte ci stringono”.

Anche a Borgo a Mozzano si volle celebrare con particolare solennità il giubileo mariano e la sacra Immagine della “Madonna dei Ferri” fu dichiarata Patrona principale del Comune.

L’intitolazione avvenne durante le solenni feste che si tennero a Borgo a Mozzano, per volere dell’allora Proposto, Mons. Alberto Santucci, dal 16 al 26 settembre 1954. Nell’occasione si tennero le “Missioni al popolo” predicate dai frati minori Costantino Noci e Luigi Pipia. Le feste iniziarono con una solenne processione la sera del 15 settembre, che portò la statua dell’Immacolata Concezione, che si custodisce nella chiesa del vicino convento di San Francesco, dal convento alla chiesa di San Iacopo. La domenica 26 settembre ci fu la S. Messa delle ore 7,30 con la Comunione generale, celebrata dal Padre Angelico Lazzeri, Ministro provinciale dei frati minori della Toscana. Alle ore 10,30 la Messa solenne venne celebrata dal Proposto Santucci. Alle ore 17 ci fu il Vespro e la lettura del “DECRETO PONTIFICIO COL QUALE LA MADONNA DEI FERRI FU DICHIARATA DALLA SANTA SEDE PATRONA PRINCIPALE DELLA PARROCCHIA DI SAN IACOPO E DI TUTTO IL COMUNE DI BORGO A MOZZANO.

Durante la funzione religiosa il Sindaco, Aldo D’Olivo, lesse l’Atto di Consacrazione di tutto il Comune al Cuore Immacolato di Maria. Al termine dei vespri la statua dell’Immacolata fu riportata in processione nella chiesa del convento.

Nell’occasione dell’ Anno Mariano nella chiesetta della Madonna vennero erette le stazioni della “via crucis”. Ce lo testimonia un piccolo quadretto, che si trova nel coro dell’oratorio, con un testo in latino, scritto a mano, dal Guardiano del vicino convento di San Francesco. Lo scritto, quasi illeggibile per lo scolorimento dell’inchiostro, riporta l’autorizzazione all’erezione delle stazioni della Via Crucis “in Santuario Mariano dei Ferri (B. a Mozzano)” e la firma del Superiore del convento, “Fr. Paulus Greganti O.F.M.”, con annesse indulgenze, secondo le regole prescritte dalla Congregazione, in data 10 maggio 1742. In calce luogo e data: “Burgi ad Modianum – 9 Aprilis 1954”.

In ogni festa annuale, fino a tutti gli anni ‘60 del XX secolo, le Compagnie di S. Iacopo, S. Rocco e quella della Parrocchia diS. Giovanni Battista erano solite rendere omaggio alla Madonna singolarmente. Quella di Cerreto scendeva all’oratorio nel tardo pomeriggio della domenica, vigilia della festa, rendeva omaggio alla Madonna e poi rientrava alla sua chiesa; l’ Alma Compagnia di S. Rocco si recava all’oratorio la domenica sera, all’ora dei primi vespri, che venivano cantati dal Rettore di quella Parrocchia; la Compagnia di S. Iacopo, invece, sfilava in processione la sera della festa (il lunedì) ed il Proposto cantava i vespri, impartiva la benedizione finale e faceva baciare la reliquia.

Nella festa della Madonna dei Ferri è tradizionale la benedizione dei bimbi, che si svolge, tuttora con grande partecipazione, nel pomeriggio del lunedì della festa.

LA CONGREGAZIONE

Presso l’oratorio, come già detto, si è costituita una “Congregazione della Madonna dei Ferri” di cui, nel libro dei verbali, si conserva una copia del “Regolamento”, stampato a libriccino nel 1916 dalla Tipografia Vannini. La Congregazione, come usava al tempo, era solo maschile, ma con una decisione assembleare del 1927 furono ammesse anche le donne.

La Congregazione “si propone di onorare la sua Celeste Patrona col curare il mantenimento del suo Oratorio, clebrarne le feste, promuoverne ed accrescerne il culto e la venerazione” (art.2).

I Congregati si dividono in Serventi e Pellegrini, restando i primi obbligati a tutti i servizi ed i secondi solo a quello del trasporto dei defunti Congregati. Per questo motivo i Serventi pagano una tassa annua di 1 lira ed i Pellegrini di 3 lire (art. 4).

Non potranno entrare a far parte della Congregazione “coloro che non danno prova di buona moralità e non menano un vita veramente cristiana”(art.6).

Le feste e gli appuntamenti che si svolgono all’Oratorio e che coinvolgono i Congregati sono indicate nell’articolo 8 del Regolamento e sono: il lunedì dopo la domenica in Albis, la prima domenica di settembre, il Giovedì Santo ed il Venerdì Santo. In queste occasioni ogni Congregato è tenuto a fare almeno “un ora di guardia, munito del suo distintivo, pena la multa di cinquanta centesimi ai mancanti. Da questi servizi sono esclusi i Soci non residenti nella Parrocchia di S. Iacopo.

Scopo della Congregazione è quello si far “celebrare ogni anno un funerale di Messe 3 per tutti i Confratelli e Consorelle defunti e in particolare un funerale di Messe 3 dopo la morte di ciascun Congregato (art. 10).

Che la Congregazione fosse una emanazione soprattutto della Parrocchia di S. Iacopo lo testimonia l’art. 11 del Regolamento, dove si prevede che, nell’accompagnare i Confratelli della Congregazione alla sepoltura, sia indossata la cappa con la mantellina rossa (della Compagnia di S. Iacopo), ma con il distintivo della Madonna, anziché del Santo Patrono della Parrocchia.

La Congregazione è governata da un Presidente, un Vice, un Cassiere, un Segretario e due questuanti, che stanno in carica per un anno e possono essere rieletti (art. 12).

Ogni anno, la domenica dopo la festa, è prevista l’adunanza generale dei congregati “per la rinnovazione o conferma delle cariche, resoconto dell’ annata scaduta e accettazione di nuovi confratelli”(art. 13).

Il regolamento risulta approvato in data 24 luglio 1915 dal Vicario Generale dell’ Arcivescovato.

IL LIBRO DEI VERBALI

Presso l’oratorio ho rinvenuto un solo libro dei verbali della Congregazione, che inizia con l’ Assemblea Generale del 4 maggio 1924. Sfogliandolo, segnalerò i fatti e le decisioni di maggiore interesse.

La prima Assemblea è presieduta da Vincenzo Palagi e Segretario verbalizzante è Orlando Orlandini. Si approva il bilancio che ha “un avanzo netto di £183,83” e si accettano nella Congregazione i signori Amaducci Giulio e Tomei Tullio di Pietro.

Segue il verbale dell’ Assemblea del 26 aprile 1925 che, come la precedente, è una riunione ordinaria. Sono presenti 19 confratelli che, dopo l’approvazione del resoconto finanziario, “plaudono al Presidente, e con lui a tutti i membri del Magistrato, per il buon andamento della Congregazione, e biasimano “quei confratelli che in pubblici esercizi si sono permessi di criticare l’operato del Magistrato in carica”. Per acclamazione vengono riconfermati le cariche: Palagi Vincenzo presidente, Palagi Egidio vice, il Proposto Carlo Lencioni cassiere. A segretario viene nominato Orlandini Orlando in sostituzione di Lotti Giò ammalato; questuanti Tomei Giorgio, Tomei Giuseppe di Roberto e Pasquini Cesare; riscotitore Lotti Attilio (figlio di Giò). Nella riunione viene posto all’incanto il “mortellino” servito per il festone di quell’anno.

Nell’Assemblea del 18 aprile 1926 vengono prese alcune decisioni importanti, come l’acquisto di un “Ciborio per tenervi il SS. Sacramento, colla relativa Pisside per la custodia delle sacre Particole”. E ciò perché “era desiderio generale della popolazione di poter fare il giorno della festa la Santa Comunione nella nostra Chiesa”. Nella stessa riunione si decide di ripulire le panche e di farci i relativi appoggi.

Importante è anche la decisione presa nella Assemblea Generale del 1 maggio 1927 che approva “di accettare a far parte della Congregazione anche le donne”. Presidente è ancora Vincenzo Palagi e Segretario Orlando Orlandini.

Indubbiamente la vita della Congregazione era assai vivace se, nell’adunanza del 22 aprile 1928, non si può procedere al rinnovo delle cariche “non essendo stato possibile trovare i soggetti che accettano” e dopo “una animatissima discussione, a cui prendono parte il Rev. Proposto ed altri”, si rinvia tutto all’anno successivo.

Nel 1929, “su proposta del Rev. Prevosto (così scrive il verbalizzante) viene approvato che quei confratelli che criticano la presidenza saranno espulsi”.

Nell’Assemblea del maggio 1930 si decide “di ascrivere alla Confraternita solo quelli della Parrocchia di S. Iacopo (di questo paese)”; ma questa deliberazione viene ribaltata già nella seduta del 19 aprile 1931 quando, su proposta di Giovanni Fazzi, viene deciso che “si possono ascrivere alla congregazione anche quelli fuori della parrocchia del nostro paese esclusi dal servizio che occorre alla Chiesa e al trasporto funebre”. In quella riunione viene eletto Presidente Tedice Fazzi. Nella seduta del 15 aprile 1934 viene ammesso nella Congregazione, tra gli altri, Bartolai Ubaldo. Nel 1937 si decide di togliere le vecchie piante e metterne a dimora di nuove, ma nel 1939 l’argomento dell’abbattitura delle piante è ancora in discussione.

Nella seduta del 21 aprile 1940 entra a far parte della Congregazione il nuovo Proposto di San Iacopo, don Alberto Santucci, dopo la morte del Proposto Lencioni avvenuta il 19 gennaio 1940 nella canonica di S. Iacopo. Don Carlo Lencioni era stato a Borgo a Mozzano, come Proposto, per 40 anni.

Nella seduta del 19 aprile 1942 il nuovo Proposto Santucci “si compiace con i confratelli per tutto ciò che hanno fatto di bene e li esorta a portare altri soci alle adunanze e di prendere parte alle Processioni e di propagare sempre più il culto della Madonna dei Ferri, e nella festa della Cara Celeste Patrona accostarsi ai SS. Sacramenti della Confessione e Comunione”.

Il 15 aprile 1945 il Proposto Santucci informa l’Assemblea di essere in possesso di un libretto di banca con £3800.00 “che dopo tanto insistere è riuscito ad avere dal Comando Tedesco in compenso degli alberi abbattuti di proprietà della Chiesa” (si tratta quasi sicuramente degli abbattimenti fatti in occasione dei lavori della cosidetta “Linea Gotica”, che andarono avanti dall’ottobre del 1943 fino all’agosto 1944).

Nel 1946, prima assemblea dopo la fine della guerra, si decide, finalmente, di rimuovere le poche piante rimaste intorno alla chiesa e di “fare la nuova piantagione”. Presidente è Fazio Fazzi, Vice è Orlando Marcheschi, rientrato da poco dal servizio militare, Segretario Attilio Lotti e Cassiere il Proposto Don Santucci.

L’Assemblea del 20 aprile 1947 vede la decisione di restaurare il coro ed il tetto della chiesa e fissa il festone nella data del successivo 1 giugno. L’ 8 giugno 1947 l’Assemblea è nuovamente riunita per prendere atto dell’ottima riuscita del “festone”, celebrato il 1 dello stesso mese e per decidere i lavori di restauro della chiesa.

Nel 1948 viene deciso di “cancellare dalla Congregazione quei confratelli che dimostrano essere contro la religione”, ma non si riporta nel verbale alcun nome.

Nell’Assemblea del 1950 si decide che “tutto il materiale o altra cosa appartenente all’oratorio della Madonna dei Ferri non può essere ceduto o imprestato a chicchessia”.

Il 18 febbraio 1951 l’Assemblea decide di far rifondere le campane. Per questo lavoro viene scelta la Ditta Magni di Lucca, che ha fatto il prezzo più basso.

Nell’Assemblea del 1953 si incarica il Sig. Pierotti Giovanni di imbiancare la chiesa, mentre nell’anno 1954 si decide di aprire una porta tra la sacrestia ed il coro.

Nell’Assemblea del 15 aprile 1956 è presente, per la prima volta, il nuovo Proposto di S. Iacopo don Emilio Petretti, insediatosi dopo la morte di Mons. Alberto Santucci avvenuta il 31 ottobre 1955 nella sua casa di Massarosa. Don Petretti ricorda l’impegno del suo predecessore Don Santucci per l’Oratorio della Madonna dei Ferri, particolarmente nel periodo bellico; e tutti i presenti si associano nel ricordo. Nella stessa seduta viene deciso di costruire un confessionale, da mettere in sacrestia. Insieme al nuovo Proposto si iscrive nella Congregazione anche il Rettore di S. Rocco don Duilio Magnani. Presidente è Eliseo Tomei, Vice Giuliano Cerchi e Segretario Attilio Lotti, Cassiere Enrico Martini.

Alla seduta del 12 gennaio 1958 è presente anche il Sindaco Aldo D’Olivo che informa la Congregazione di aver disposto che sul gonfalone del Comune figuri l’immagine della Madonna Patrona del Comune. Per questo chiede che in occasione della festa annuale si benedica anche il nuovo gonfalone comunale.

Nel 1959 si chiede alla Ferrovie di poter costruire un muro per recintare il retro dell’oratorio.

Dopo il verbale del 24 gennaio 1960 succede qualcosa nella Congregazione, perché dal libro dei verbali vengono strappate molte pagine e la verbalizzazione riprende solo con l’Assemblea del 27 maggio 1994, nella quale il Proposto dà lettura della lettera di dimissioni presentata dal cassiere Oreste Tomei. Vengono assegnate le nuove cariche e per la prima volta risulta Presidente Ubaldo Bartolai, Vice Giuseppe Pasquini e Cassiere è Antonio Fazzi. In quella riunione il Proposto chiede alla Congregazione un prestito di 10 milioni di lire per pagare dei lavori fatti nella chiesa di S. Iacopo. La Congregazione accetta di fare il prestito alla Parrocchia. Nel verbale è scritto che dal libro mancano molti fogli, con la laconica dicitura “che sono stati strappati, ma nessuno sa niente , compreso il Parroco”.

Dopo questa incredibile sparizione, che riguarda la storia di ben 33 anni, viene verbalizzata l’Assemblea successiva alla festa del 1994 se ne tiene un’altra a febbraio del 1995 per decidere riguardo alla festa triennale di quell’anno. La festa cade infatti il 24 aprile ma, in tale data è prevista la festa dell’azalea (nei giorni 22, 23, 24 e 25 aprile) e si svolgono anche le elezioni per il Sindaco ed il Consiglio Comunale. La riunione si svolge nella canonica e ad essa partecipa anche l’avvocato Vasco Motroni. E’ proprio l’avvocato Motroni, esperto delle cose storiche della Parrocchia, che informa i presenti che nell’anno 1997 ricorre il centenario del rifacimento dell’ oratorio e, pertanto, tutti i presenti concordano di festeggiare la triennale ed il centenario in tale anno (1997). Nelle elezioni che si svolsero il 23 aprile 1995, dove per la prima volta si eleggeva il Sindaco direttamente dai cittadini (e non dal Consiglio Comunale come fino ad allora), fu eletto Gabriele Brunini.

Il 1 febbraio 1996 nell’Assemblea convocata per organizzare la triennale e il centenario del restauro dell’Oratorio il Proposto, Don Emilio Petretti, informa che il quadro della Madonna “è un pò mal ridotto” e propone di cercare esperti per un suo restauro, sentendo le “Belle Arti”. Il Presidente propone anche di chiedere al Comune l’autorizzazione per il mantenimento del prato e delle piante attorno alla chiesa: i confratelli approvano. La festa del 1996 verrà fatta come di consueto, ma per il festone del 1997 viene proposto di stampare un opuscolo da dare a tutti i confratelli e consorelle. Viene fissato un nuovo appuntamento per il 7 marzo 1996.

Il 7 marzo l’Assemblea si tiene regolarmente ed il Parroco aggiorna su quanto è stato fatto per il restauro del quadro. Viene deciso anche di imbiancare la facciata della chiesa e di potare i lecci intorno alla stessa.

Il 16 maggio 1997 una nuova assemblea mette all’ordine del giorno altri lavori urgenti da fare alla chiesa, come le nuove finestre e la sistemazione del terreno e del prato.

Il 18 febbraio 2000 l’Assemblea è convocata per organizzare la festa triennale, che si terrà il 30 aprile e 1° maggio. Sarà presente il Vescovo che inizierà la visita pastorale a Borgo. Viene deciso di

fare l’illuminazione fino al ponte pari e la consueta lotteria, decidendo i premi. Brunini Carlo provvederà ad invitare la Banda di Corsagna. Per l’invito alle parrocchie penserà il Proposto Don Emilio.

Il 23 marzo 2003 si decide per la festa triennale , presente il Parroco Don Angelo Fanucchi. Per la processione del 28 aprile verranno invitate le Bande di Corsagna e Valdottavo. Per l’illuminazione provvederà la Ditta Ciucci di Matraia. Si parla di un concorso per i bambini delle scuole e si ottiene l’assicurazione che saranno ancora il gruppo di confratelli di Rapaio e Monte a curare la sistemazione esterna della chiesa. Confermata anche la tradizionale lotteria.

Il 12 giugno 2003 nuova Assemblea per approvare il rendiconto di cassa al 31 maggio 2003 che presenta un avanzo di €4456,15. Vengono assegnate le cariche: Presidente Baldo Bartolai, Vice Fabio Bartolai, Segretario Giovanni Tomei e Cassiere Antonio Fazzi.

Il 31 marzo 2004, con 16 confratelli presenti, il Parroco Don Angelo Fanucchi mette in chiaro che per eventuali lavori di una certa consistenza occorre chiedere l’autorizzazione delle “Belle Arti”.

Una nuova Asssemblea si tiene il 31 maggio 2005 per decidere del festone dell’aprile 2006. Si approva di acquistare il tendone per al copertura esterna della chiesa, essendo il vecchio ormai in pessime condizioni.

Il 31 maggio 2012, con 14 confratelli presenti, l’Assemblea parla della festa triennale appena svolta che, purtroppo, è stata disturbata dal maltempo. Non si è potuta svolgere la processione, mentre si sono tenuti i fuochi d’artificio. Viene decisa una offerta alla Misericordia del Borgo, che ha inviato una squadra antincendio con autobotte, come prescrive la legge, ed ha fatto il pranzo ai parroci. Un’altra offerta di stesso importo (500 euri) viene decisa per la Parrocchia di S. Iacopo.

Il 21 giugno 2013 l’Assemblea per il rinnovo delle cariche vede la rinuncia, dopo tanti anni, di Baldo Bartolai, a causa dell’età. Presidente viene eletto Fabio Bartolai, già Vice presidente, e Paola Bartolai diventa la Vice presidente.

Il 18 marzo 2016 l’Assemblea viene informata dal Presidente che la Misericordia di Borgo si è occupata di sostituire il vetro davanti al quadro della Madonna. Vengono riconfermate le vecchie cariche.

I SONETTI

Secondo la tradizione, nelle più importanti feste religiose dei nostri paesi, si era soliti provvedere alla stampa di “sonetti”, che le varie persone, dando una offerta ai festaioli, potevano dedicare a qualche familiare o persone care. Anche alla Madonna dei Ferri, in occasione della triennale, si promuovevano questi sonetti, che venivano stampati su carta, mentre al benefattore ne veniva data una copia stampata su seta. Diversi sonetti, stampati su seta, delle varie triennali di “Maria SS. delle Grazie” sono stati consegnati da Iolanda e Suor Amabile Lotti alla Misericordia di Borgo a Mozzano che li ha esposti nella sede di via San Francesco. Tutti i sonetti della famiglia Lotti venivano dedicati dal padre, Gio Lotti, che era anche membro del direttivo della Congregazione, ai propri figli. Alcuni di questi sonetti, dei primi anni del XX secolo, sono riproposti in questo testo.

IL SONETTO DEGLI EX COMBATTENTI

Nel coro della chiesetta è affisso un grande quadro che racchiude un “sonetto” dedicato alla Vergine delle Grazie, detta dei Ferri, nella ricorrenza della triennale dell’aprile 1919. A dedicare la preghiera sono 110 ex combattenti della “grande guerra” 1915-1918, “reduci vittoriosi ed incolumi” che hanno aderito al sonetto “con animo riconoscente di soldati”. Dopo la preghiera, scritta da Luigi Amaducci, seguono i nomi dei reduci, quasi tutti appartenenti alla Parrocchia di S.Iacopo.

TRACCE IN ARCHIVIO

Nell’ Archivio Parrocchiale di S.Iacopo, da cui l’oratorio della Madonna dei Ferri dipende ci sono documenti che mi preme ricordare per ricerche future. Mi affido, chiaramente, all’inventario redatto, alcuni anni orsono, dalla Dottoressa Monica Biondi di Borgo a Mozzano che, nella sua introduzione descrive così l’oratorio:

“Procedendo ancora verso ponente, dopo l’oratorio del SS. Crocifisso, incontriamo la chiesina oggi comunemente denominata “Madonna dei Ferri”, dedicata alla Madonna dei Miracoli o delle Grazie. La sua costruzione è senz’altro precedente al 1597, quando, con deliberazioni del 19 marzo e dell’8 aprile, la Comunità del Borgo, stabilì di fornire alla “fabbrica nuova” di detta cappella, dapprima, “scudi venti” e, poi, altri “scudi dieci”.

I documenti conservati (di cui cito anche la pagina dell’inventario della D.sa Monica Biondi) sono i seguenti:

-inventari manoscritti e dattiloscritti della chiesa del SS. Crocifisso e dell’Oratorio della Madonna dei Ferri si trovano in una cartella la cui annotazione in costola è “Questionari e documenti del Benefizio”(pag.30);

-“Legato Cristofanini alla Madonna dé Ferri” si trova in una vacchetta in cartone rivestita di pergamena(pag.59);

-in varie carte si trova il “Legato del Reverendo Giacomo Cristofanini alla SS. Vergine dei Ferri”(pag.63);

-In alcuni fogli di piccole dimensioni sono registrate le “fedi” di messe celebrate dal 1759 al 1774…nella chiesetta della Madonna delle Grazie (detta dei Ferri)...come soddisfazione dei legati istituiti da Giovanbattista Mattioli e dalla sorella Maria(pag.68);

-in alcuni foglietti si trovano “fedi di messe” celebrate da vari sacerdoti come soddisfazione dei legati di Benedetta Mattioli presso la cappella della Madonna dei Ferri dal 1° agosto 1759 al 20 giugno 1774(pag.72).

LE CARICHE ATTUALI DELLA CONGREGAZIONE

All’ aprile 2017 le cariche della Congregazione sono le seguenti: Presidente Fabio Bartolai, Vice Presidente Paola Bartolai, Segretario Giovanni Tomei, Cassiere Antonio Fazzi.

Parroco di Borgo a Mozzano è Don Francesco Maccari.

CONFRATELLI E CONSORELLE DELLA CONGREGAZIONE

Confratelli iscritti all’attualità

Alberigi Bernardo, Amaducci Giacomo, Amidei Francesco, Amidei Simone, Baccetti Tommaso, Bacci Emiliano, Bacci Giuliano, Barsanti Luigi, Barsi Andrea di Antonio, Barsi Andrea di Giacomo, Barsi Francesco, Barsi Orlando, Barsotti Diego, Bartolai Anselmo, Bartolai Fabio, Bartolai Romano, Basili Giuseppe, Basili Luca, Benedetti Aurelio, Benedetti Fabrizio, Benedetti Giancarlo, Benedetti Umberto, Bertolacci Claudio, Bertolacci Filippo, Bertolacci Gabriele, Bertolacci Isaia, Bertolacci Lorenzo di Gabriele, Bertolacci Michele, Bertolacci Valerio, Biagioni Antonio, Biagioni Cristian, Biondi Alvaro, Bruni Arnaldo, Brunini Alessandro di Carlo, Brunini Andrea di Alessandro, Brunini Carlo, Brunini Gabriele, Brunini Gino di Bruno, Brunini Giuseppe, Brunini Leonardo, Brunini Luca, Brunini Michelangelo, Brunini Pier Paolo, Brunini Roberto, Cardelli Luca, Cardelli Nicola Francesco, Casella Franco, Castiglioni Doriano, Castiglioni Mario, Castori Giuliano, Catoi Sauro, Catoi Stefano, Cerchi Arnaldo, Cerchi Giuliano, Cheli Otello, Cioni Claudio, Citti Claudio, Citti Luca, Citti Maicol, Citti Willliam, Colombini Alessandro, Colombini Guglielmo, Cortopassi Michele, De Paoli Michele, De Servi iacopo, De Servi Patrizio, D’Olivo Sean, D’Onofrio Rufino, Dominici Giangiacomo, Donati Mauro, Evangelisti Francesco, Fazzi Antonio, Fazzi Daniele, Fazzi Fabio, Filippini Carlo, Fiori Enrico, Franceschi Maurizio, Franceschi Simone, Franchi Giorgio, Garibaldi Mario, Gherardi Enrico, Ghiloni Carlo, Ghiloni Loris, Ghiloni Nicola, Giudici Loris, Giusti Marco di Gino, Giusti Piero, Lavoratti Massimo, Lanzalotta Nicola, Lombardi Don Massimo, Lucchesi Antonio, Lunardi Marcello, Luvisi Pierluigi, Maggenti Claudio, Maggenti Luca, Marchesini Leonildo, Mariani Mario, Marsalla Fabrizio, Matraia Giacomo, Matraia Stefano, Mazzotti Aldo, Motroni Michele, Motroni Piero, Nellini Andrea, Nellini Antonio, Orsi Osvaldo, Palagi Andrea, Palagi Giacomo, Palagi Stefano, Palandri Antonio, Pasquini Alessandro, Pasquini Francesco, Pasquini Giuseppe, Pasquini Paolo, Pasquini Remo, Pasquini Romolo, Pasquini Telfo, Pellegrini Dario, Pellegrini Gabriele, Pellegrini Niccolò, Pellegrini Roberto, Pieri Gabriel, Pieri Sandro, Pieri Silvano, Pieroni Giuseppe, Pierotti Alessandro, Pierotti Eugenio, Poli Mariano, Porta Aldo, Pracchia Francesco, Pracchia Raffaello, Pucci Agostino, Pucci Maurizio, Pucci Riccardo, Rizzo Gerardo, Rossi Mauro, Sarti Antonio, Scardigli Andrea, Scardigli Enrico, Sodini Luciano, Taliani Libero, Tampucci Emilio, Tintori Giancarlo, Tintori Valentino, Tognetti Alfredo, Tomei Adelmo, Tomei Alfredo, Tomei Alvaro, Tomei Arcangelo, Tomei Carmelo, Tomei Eliseo, Tomei Enrico, Tomei Enzo, Tomei Giampiero, Tomei Gianluca di Giovanni, Tomei Gioele di Adelmo, Tomei Giovanni di Arcangelo, Tomei Luigi, Tomei Paolo, Tomei Roberto, Tulipano Giovanni Antonio, Tulipano Natalino, Ubaldi Gianni, Zanarelli Silvano.

Consorelle iscritte all’attualità

Amidei Adriana, Amidei Anna Maria, Amidei Marcella, Ansani Ivonne, Babboni Marina, Baroni Angela, Barsanti Tiziana, Barsi Alice di Andrea, Barsi Camilla di Orlando, Barsotti Brunini Annagrazia, Bartolai Franca, Bartolai Luisa, Bartolai Manuela, Bartolai Paola, Bartolai Sandra, Bartolai Simonetta, Bartolai Stella, Bartolai Tomei Carla, Basili Serena, Battaglia Lucchesi Daniela, Benedetti Ada, Benedetti Alice, Benedetti Viviani Vanda, Cheli Amabile, Cheli Carla, Cheli Emilia, Cheli Giulia, Cheli Luciana,, Cheli Giusti Anna Maria, Citti Marysol, Citti Emma, Colombini Alessandra, Colombini Nelli Giuseppina, Corradi Aurora, Cosimini Fazzi Giuiseppina, De Paoli Claudia, De Paoli Manuela, Dominici Anna Maria, Donati Monica, Fazzi Daniela, Fazzi Giovanna, Fazzi Giselda, Fazzi Giuliana, Fazzi Ilaria, Benedetti Tognetti Claudia, Bertolacci Beatrice di Gabriele, Bertolacci Sabrina, Biagioni Ramona, Biagioni Pasquini Maria, Bisordi Maria Luisa, Bruni Norma, Brunini Anna Maria, Brunini Caterina di Gabriele, Brunini Ilaria, Brunini Sandra, Brunini Simona, Brunini Morena, Brunini Fazzi Caterina, Brunini Marsalla Patrizia, Cappellini Ambriola Maria, Cardelli Alessia, Carretta Maria Amelia, Cassettari Pracchia Teresa, Castiglioni Anna, Cavani Gherardi Maria, Fazzi Matilde, Fazzi Michela, Fazzi Brunini Laura, Fazzi Massaro Giuliana, Fazzi Pasquini Leda, Ferrucci Piera, Filippini Pracchia Elda, Flosi Cheli Lucia, Ghilardi Giuliana, Giannelli Giovanna, Giannelli Gisella, Gigli Barsi Maria Grazia, Gigli Pierotti Mirella, Giudici Enrica, Giudici Silvia, Giusti Maria Cristina, Giusti Roberta, Graziani Gianna, Guaspari Giuliana, Guidotti Anna Maria, Guidotti Nicla, Lanzalotta Angela, Lazzari Maria Letizia,Lombardi De Paoli Bianca Maria, Lotti Maria, Lotti Mariani Lina, Lucchesi Serena, Luisi Licia, Lunardi Graziella, Luschini Anna, Luschini Carla, Maggenti Irene, Marchi Anna Maria, Marchi Rosina Irma, Mariotti Sofia, Martelluzzi Bertolacci Lorella, Massaro Aurora, Massaro Raffaella, Micheli Anna, Micheli Lia, Morotti Elena, Morotti Sofia, Moriconi Alessia, Motroni Felicina, Motroni Giovanna, Motroni Olga, Motroni Ida, Motroni Marinella, Motroni Paola, Motroni Bartolai Marta, Nardini Mirta, Nelli Monica, Nellini Giulia, Neri Paola, Orioli Brunini Marta, Ottolini Benedetti Elvira, Palagi Anita, Palagi Giulia, Palagi Stefania, Palandri Franca, Palandri Roberta, Paolini Marina, Pasquinelli Miranda, Pasquini Maggenti Franca, Pasquini Carla, Pasquini Martina, Pellegrini Aurora, Piacenza Margherita, Pieri Debora, Pieri Federica, Pieri Martina, Pieri Paola, Pieri Raffaella, Pieri Simonetta, Pieri Swami, Pieri Brunini Maria Rosa, Pierotti Gemma, Pierotti Giovanna, Pierotti Veronica, Poggi Donatella, Porta Ilda, Pracchia Elda, Pracchia Lorena, Pucci Tintori Mirella, Ricciarelli Maria Grazia, Ridolfi Angela, Ridolfi Pieri Katia, Rinaldi Palagi Marta, Risoli Simona, Salotti Rita, Salotti Taliani Marta, Sanna Maria, Sarti Bertolacci Ludovica, Sodini Ilaria, Sodini Patrizia, Sodini Valentina, Tintori Cristina, Tintori Roberta, Tintori Simona, Tognetti Rachele, Tomei Anna, Tomei Ermella, Tomei Flora, Tomei Giulia, Tomei Maria Grazia, Tomei Costa Mietta, Tomei Olesia, Tomei Ottavina, Tomei Simona, Tomei Vittoria, Vannini Maria Livia, Viviani Rosetta.