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SPIRITUALITA’ FRANCESCANA: IMITATOR CHRISTI E SPIRITO MISSIONARIO

SPIRITUALITA’ FRANCESCANA: IMITATOR CHRISTI E SPIRITO MISSIONARIO

“Povertà”, “obbedienza” e “castità” sono aspetti fondamentali della vita di Francesco e dei suoi discepoli. Dopo un primo periodo passato in solitudine, Francesco iniziò a vivere la propria vocazione insieme a dei compagni che volevano imitare il suo esempio. L’umiltà e l’ascetismo al quale si accompagnò l’opera del santo gli valse il nome di Imitator Christi (“Imitatore di Cristo”): da qui inizia l’esperienza della “fraternità”, nella quale ciascun membro è dunque un imitator Francisci (“Imitatore di Francesco”), e dunque un imitator Christi. Secondo la regola dettata da Francesco, la vita comunitaria deve cercare di conformarsi a questi principi: Fraternità, Umiltà e Povertà.

Domenico Manfredi: Lunetta VIII del chiostro del Convento: Francesco viene tentato da una donna moresca.

Fraternità: i frati non devono vivere soli, ma devono prendersi cura dei propri fratelli (e in generale di tutti) con amore e dedizione. La stessa cura si estende incondizionatamente non solo alle creature umane, ma a tutto il creato in quanto opera di Dio e dunque sacro, vivendo in questo modo la fraternità universale.

Umiltà: porsi al di sotto di tutto e di tutti, al servizio dell’ultimo per essere davvero al servizio di Dio, liberarsi dai desideri terreni che allontanano l’uomo dal bene e dalla giustizia.

Povertà: rinuncia a possedere qualsiasi bene condividendo tutto ciò che ci è dato con tutti i fratelli, partendo dai più bisognosi.

Alla preghiera e alla meditazione, la Regola francescana aggiunge lo “spirito missionario”, in conformità ai precetti evangelici, assumendo una condotta completamente diversa rispetto alla norma seguita fino ad allora. È chiaro come a San Francesco interessassero soprattutto i ceti sociali più deboli, tendesse con amore fraterno verso quel “prossimo” spesso respinto e disprezzato dalla società, cioè verso il povero, il malato, il perdente, l’ultimo.

Francesco vuole essere il «minore tra i minori», umile tra gli umili.

Nella foto di anteprima - Domenico Manfredi: Lunetta I del chiostro del Convento: La nascita di Francesco; Il pellegrino alla porta.

Giuseppe Bini - 08.10.2021