Gli storici, le fonti e le pubblicazioni

Oltre alle notizie fornite dai principali storici dell’Ordine Francescano, come il fiorentino Dionisio Pulinari, il Vescovo francescano Francesco (Annibale) Gonzaga o lo storico irlandese Luca Wadding, i documenti da cui si attinge per conoscere la storia del convento di San Francesco di Borgo a Mozzano sono quelli conservati presso l’Archivio della Curia della Provincia Toscana dei Frati Minori, a Firenze in Via Giacomini; essi si compongono principalmente di n. 4 registri, 2 dei quali antichi e 2 più recenti.

Dei 2 antichi il primo, che chiameremo semplicemente “Cronache”, prende in esame un arco di tempo che va dal 1523 al 1764; il secondo, che va dal 1624 al 1740, è intitolato “Libro delle cose notabili e di memoria di questo Convento” e contiene delle aggiunte fino al 1926; entrambi sono rilegati in cartapecora e restaurati. Gli altri 2 più recenti riguardano: uno il periodo 1930-1952 e l’altro il periodo 1952-1981, data della chiusura del convento e della consegna dello stesso, in comodato, alla Fraternita di Misericordia di Borgo a Mozzano.

In questa pubblicazione si farà prioritario ricorso ai resoconti che, di questi due registri antichi e dei due più recenti, sono stati stilati da Padre Ottaviano Giovannetti ofm, storico e archivista della Provincia Toscana dei Frati Minori.

Di Padre Giovannetti si sono utilizzate, in particolare, le notizie fornite in una recente pubblicazione dal titolo “Memorie Francescane della Lunigiana e della Lucchesia”, edito a Firenze nel 2009, per i tipi della Tipolitografia Pegaso. Successivamente al 2009 Padre Giovannetti ha fatto pervenire note scritte di approfondimento su alcune questioni riguardanti il convento, che sono state particolarmente utili.

Si citeranno anche altri contributi, indicando autori e pubblicazioni.

Una pubblicazione significativa è anche quella che la Misericordia di Borgo a Mozzano curò nel 1990 per i tipi della paesana Tipografia Amaducci, dal titolo “Il Convento di S. Francesco in Borgo a Mozzano”. Pubblicazione che riprendeva una “monografia storica ed architettonica” commissionata dalla Misericordia ad una giovane architetto, la dottoressa Anna Maria Toti Salvetti, nei primi anni ’80, subito dopo aver ottenuto il convento in comodato dai Frati Minori. La dottoressa, da studente, si era occupata dei conventi francescani della Toscana, trattando anche di quello del Borgo; conosciuta la cosa incontrai, da Governatore dell’Associazione, la stessa, affidandole l’incarico di approfondire gli studi sul San Francesco di Borgo a Mozzano, ottenendo così una relazione storico-architettonica da consegnare alla Soprintendenza ai Monumenti e Gallerie di Pisa, allora competente per il nostro territorio. La relazione ci fu estremamente utile anche nei lavori di riorganizzazione funzionale dell’immobile, svolti dal 1981 al 1983, finalizzati all’apertura del Centro Accoglienza Anziani. Quella pubblicazione aveva una interessante introduzione del Prof. Giacomo Amaducci, apprezzato cultore ed esperto di storia locale.

Altro testo da cui si attingeranno notizie è quello della fiorentina Anna Maria Amonaci, insegnante di storia dell’arte nelle accademie di belle arti. Il libro, dal titolo “Conventi Toscani dell’Osservanza Francescana”, è stato pubblicato, per i tipi della Silvana Editoriale, nell’aprile 1997 dalla Giunta della Regione Toscana.

Oltre a pubblicazioni recenti, come quelle sopra segnalate, non sono stati certamente dimenticati libri fondamentali per la storia di Borgo a Mozzano e dei territori circostanti come quello di Francesco Maria Pellegrini, pubblicato nel 1925, per i tipi della Tipografia Editrice G. Giusti di Lucca, dal titolo “Borgo a Mozzano e Pescaglia nella storia e nell’arte” che, nella “enciclopedica” trattazione di tutto ciò che era conosciuto dei nostri paesi, si occupa anche del “Convento dei PP. Francescani”.

Recentemente, insieme a pochi vecchi libri di preghiera e messali custoditi in quella che fu la biblioteca del convento, al primo piano sopra la cappella di S. Elisabetta, sono stati ritrovati dei “libri cassa”, che registrano tutte le entrate e le uscite del convento, di vari periodi storici; del primo registro ritrovato, che si occupa del periodo luglio 1910 - dicembre 1927, si è fatto un resoconto più approfondito scorrendo le tante voci, segnalando un po’ di notizie e curiosità sulle abitudini dei frati che i puntuali bilanci mensili, visionati periodicamente dai Superiori della “Provincia”, ci hanno permesso di conoscere.