La solennità dell’Immacolata Concezione

Con il dicembre 1947 la festa dell’Immacolata Concezione riacquistò tutta la sua solennità. Nelle cronache antiche si è letto che, fin dal 1612, nel convento del Borgo, su iniziativa di Padre Lorenzo Campana di Cerreto di Sotto, si era fondata una “compagnia” sotto il titolo dell’Immacolata e che lo stesso francescano, durante un corso di predicazione, aveva acceso l’animo dei suoi paesani al punto che, in massa, si erano iscritti a quella. Il Padre Campana, visto il fenomeno, si recò a Roma, ottenendo dal pontefice Paolo V un “Breve” di fondazione, che “si conservava trascritto nelle antiche Cronache”. Ispirati da questa antica “memoria” i frati del Borgo, per la Festa dell’Immacolata del 1947, convocarono il Padre Ilario Neri dell’Alta Versilia, ex Missionario di Bolivia, per un corso di predicazione e trasportarono il Santo Simulacro della Vergine dal suo altare (a destra di chi entra in chiesa) all’altare maggiore. La festa riuscì con grande devozione e grande concorso di popolo. Guardiano del convento era Padre Ottaviano Cecconi.

Il simulacro a cui accennano le Cronache è una statua della Vergine Immacolata che si trova dietro la pala seicentesca dell’altare; statua che veniva portata ogni anno in processione alla Chiesa di San Iacopo.