La custodia del cimitero

Il ritrovamento di alcune lettere del Comune di Borgo a Mozzano risalenti all’anno 1925 ci ha permesso di conoscere una notizia non contemplata dalle Cronache.

Con una lettera del 24 luglio 1925 il Commissario Prefettizio del Comune decide di affidare “ai buoni Padri” la custodia del cimitero del Capoluogo, visto che la “popolazione era malcontenta della tenuta” di un bene “che è tempio della sacra memoria verso i defunti”. La proposta è quella di affidarlo “consegnandolo completamente ripulito ed assestato… con la corresponsione di un mensile canone, perché dai Padri fosse curata e continuata la manutenzione stessa. Il Comune provvederebbe a costituire con le opere necessarie, nella cappella mortuaria già esistente e dignitosamente costruita, l’Altare e quant’altro occorrente perché la cappella stessa possa essere consacrata ed officiata, a cura esclusiva del Revv. Padri per Messe funebri”.

Il successivo 24 settembre il Commissario informa il Padre guardiano che la Regia Prefettura ha approvato la deliberazione per l’affidamento della custodia e manutenzione del cimitero ai padri francescani ed informa che, per quanto riguarda l’affidamento della cappella cimiteriale “il Proposto di S. Iacopo ha pienamente aderito”.

Il 10 novembre 1925 nuova comunicazione del Comune al guardiano per comunicare l’erogazione di un assegno annuo per il servizio di lire 400.

Un frate davanti al convento
Un frate davanti al convento