Guardiani e Vicari
Il 26 giugno 1609 al Capitolo custodiale di San Salvatore al Monte di Firenze, venne nominato guardiano Padre Basilio da Casabasciana e vicario Padre Gio. Batta da Gioviano.
Il 28 aprile 1610 nella Congregazione tenuta a S. Margherita di Cortona fu confermato guardiano Padre Basilio di Casabasciana e vicario Padre Vincenzo da Pariana.
Il 9 giugno 1611 si fece la Congregazione nel convento di Montecarlo a San Giovanni Valdarno ove fu eletto guardiano Padre Antonio di Fivizzano e vicario Padre Lorenzo Campana di Cerreto di Sotto. Con la Congregazione del 1611 fu deciso che, nel convento del Borgo, ci fosse anche lo studio teologico.
Nel 1612 nella Congregazione di Sinalunga vennero eletti a guardiano Padre Teodosio da Montignoso e vicario Padre Paolo di Gioviano. Sempre nel 1612 si tenne il Capitolo ad Ognissanti, ma nei libri della Provincia non fu registrato il nome del guardiano, mentre vicario risulta confermato Padre Lorenzo Campana.
Il 13 aprile 1613 nella Congregazione di Montecarlo Padre Teodosio da Montignoso fu confermato guardiano del Borgo e Padre Antonio di S. Gennaro vicario.
Nel 1619 fu eletto guardiano Padre Accursio di Boveglio e vicario Padre Antonio da Fivizzano.
Al 17 giugno 1620 fu eletto guardiano Padre Antonio da Fivizzano e vicario Padre Gio. Batta di Cerreto. Continuò al convento lo studio di Filosofia essendovi lettore Padre Stefano da Pariana.
Nel 1624 “dall’Eccellentissimo Consiglio Generale celebrato in Lucca il 5 novembre fu letta la supplica delli Padri Reverendi del Convento di S. Francesco del Borgo che domandano li fusse provveduto per l’elemosina di sacca due di sale l’anno e fu rinnovata per dieci anni”.
Nel 1627 fu guardiano Padre Stefano da Pariana.
Nel 1640 alla Congregazione di Fonte Castello fu nominato guardiano Padre Antonio da Fivizzano, vicario Padre Gio da Rugliano e maestro dei novizi Padre Raffaello da Colognora.
Nel 1650 risulta guardiano Padre Domenico Sigismondi, autore di cronache che parlano della sistemazione del dormitorio.
Il 16 settembre 1650 alla Congregazione del convento di Montecarlo fu confermato guardiano Padre Domenico da Cerreto e vicario fu eletto Padre Bonaventura del Borgo.
Sotto detto guardiano si fece un grande banco per la sacrestia che, nel 1725, fu mandato all’ospizio del Bagno, “perché se n’era procurato uno migliore”.
Il 26 ottobre 1656 alla Congregazione fatta alla Verna venne eletto guardiano Padre Francesco da Menabbio e vicario Padre Domenico da Cerreto. Fu decretato che il convento del Borgo non potesse questuare più di 110 staia di grano, atteso il numero dei religiosi fissato nel 1650.
Il 31 dicembre 1664 venne eletto vicario il Padre Bonaventura dal Borgo.
Nel 1666 fu guardiano Padre Bartolo di Controni.
Nel 1668 si ebbe una donazione di pregio: da Venezia G. H. Papera porta un’anfora d’oro.
Nel 1675 il Reverendo Don Nardi di Cerreto di Sopra lascia ai suoi eredi l’obbligo di dare al convento ogni anno 52 pani e “libbre 10 dolio” per la lampada del SS. Sacramento.
Nel luglio 1681 guardiano del Borgo risultò essere Padre Francesco Maria Barsotti di Lucca.
L’11 ottobre 1686 la Congregazione si tenne alla Verna. Fu eletto guardiano P. Bernardino da Pescaglia e vicario Padre Bonaventura da S. Quirico.
Al 15 luglio 1690 fu tenuta la Congregazione a Sargiano ove furono destinati Padre Bartolomeo di Controni a guardiano e Padre Bernardino da Pescaglia a vicario. In quella Congregazione il Ministro Provinciale presentò una supplica alla Congregazione stessa affinché nel convento del Borgo potessero essere vestiti alcuni laici, perché la Provincia ne era sprovvista e per essere occupati i luoghi di noviziato. La Congregazione, nonostante il convento del Borgo non fosse destinato a casa di noviziato, accordò l’autorizzazione di ricevere, sotto la cura di un maestro, alcuni giovani novizi e di ammetterli, al termine del noviziato, alla professione. Il 28 febbraio furono vestiti i giovani ff. Guglielmo di Ciciana, Giusto di Lammari, Gio. Batta di Nave, Michele di Corsagna.
L’11 settembre 1690 la Compagnia della SS. Concezione stabilì che il camerlengo dovesse pagare al guardiano la valuta di libbre 9 d’olio per tenere accesa, giorno e notte, la lampada davanti all’Immagine della Vergine Immacolata e passargli 20 libbre di cera bianca e nuova.
Tornato Padre Basilio di Casabasciana da Napoli, dove era stato tre anni confessore del Monastero di S. Chiara, donò al convento un calice d’argento, dal costo di scudi 80.
Nel 1694 troviamo un obbligo, da parte di Lucrezia Ambrogi, per la Compagnia di S. Rocco, di donare ogni anno un cero di libbre tre alla chiesa del convento.
Al 24 giugno 1699, celebrato il Capitolo Provinciale a Fiesole, fu eletto guardiano Padre Antonio da Brandeglio, che fu l’estensore del “Libro delle cose notabili e di memoria di questo Convento” e vicario Padre Francesco da Casabasciana. In quel tempo un decreto della S. Congregazione decise che si identificassero alcuni conventi come luoghi di secondo noviziato e professorio. Tra gli altri conventi il Definitorio stabilì che anche il San Francesco del Borgo a Mozzano fosse luogo per lo studio della filosofia, quantunque lo curasse già da molti anni. Fu fatto il decreto che i lettori degli studi “non gaudeant exemptione Matutini; et hoc sub poena privationis sui officii transgressoribus per Adm R.P. Provincialem exequendam” (Traduzione: I lettori degli studi non godano dell’esenzione del Mattutino e questo sotto pena della privazione della loro carica ai trasgressori).
Al 19 aprile 1700, dalla Congregazione celebrata a Sargiano uscirono eletti guardiano Padre Cherubino da Corsagna e vicario Padre Antonio da Brandeglio. Mancando al convento il “sindaco apostolico” fu inoltrata domanda al Padre Matteo da S. Stefano, Ministro Generale, per avere nell’ufficio Vincenzo Torre. La patente venne dall’Araceli il 13 gennaio 1701.
Nel 1704 venne donata al convento una reliquia della S. Croce.
Al capitolo Provinciale della Verna del 1720 fu eletto guardiano Padre Valerio da Diecimo e vicario Padre Michelangelo da S. Maria a Colle.
Nel 1722 il Padre Bernardino del Borgo ed il suo discepolo Padre Apollonio di Roma scrissero quattro libri da coro, cioè un “miscellaneo”, un volume de’ santi e due tomi per le ferie.
Il 29 aprile 1725 si tenne la Congregazione a Lastra a Signa, ove venne confermato guardiano Padre Bonaventura (forse di Motrone) e vicario venne eletto Padre Santi dalla Pieve di Camaiore.
Nel 1730 l’impegno maggiore fu richiesto dal tetto della chiesa. La situazione era grave per la rottura di alcuni travi e la stessa muraglia in più parti era diventata pericolosa.
Nel 1741 il Capitolo Provinciale convocato nel convento di S. Lucia di Lastra a Signa elesse guardiano Padre Michelangelo da S. Maria a Colle e vicario Padre Giuseppe dal Bagno.
Nel 1743, essendo il convento privo del Sindaco Apostolico, per la morte di Bernardino Pellegrini, fu destinato a questo ufficio Gio. Pellegrino Giannelli del Borgo. Il Ministro Provinciale, Padre Raimondo, gli spedì la patente da Firenze.