Il quasi beato Carlo da Motrone

Sembra giusto ricordare anche l’importante figura di un frate di Motrone, minore cappuccino, vissuto a cavallo del XV e XVI secolo. Motrone, fino ad oltre metà del secolo XX, era una frazione del Comune di Pescaglia e i legami di quel paese, anche a causa della viabilità dei tempi, erano indirizzati soprattutto verso la Val di Turrite e la zona del capoluogo comunale (Pescaglia), cosa questa da far escludere contatti del frate in questione con il convento del Borgo.

La conoscenza del Venerabile Carlo da Motrone, questo il nome del religioso, l’ha offerta un vecchio “santino” della mia collezione, donatomi dalla carissima Rosa Silani di Motrone, affezionata ed operosa consorella della Misericordia del Borgo; altre notizie sono state fornite dall’amico Carlo Pellegrini, la cui famiglia materna era imparentata proprio con quel frate cappuccino.

Padre Carlo da Motrone cappuccino
Padre Carlo da Motrone cappuccino

Il Venerabile Padre Carlo da Motrone, come riporta l’immaginetta, nacque il 14 febbraio 1690 a Motrone, oggi frazione del Comune di Borgo a Mozzano e il suo nome, al secolo, era Grotta Giusto, figlio di Mariano e Domenica Guidi. Da giovane entrò nell’Ordine dei Cappuccini insieme a due fratelli e vestì l’abito francescano nel convento di Pallanzana presso Viterbo. Ordinato Sacerdote nel 1720, ben presto venne eletto guardiano di vari conventi; chiese ai suoi superiori di essere inviato missionario in Congo, ma la richiesta non fu accettata e Padre Carlo fu nominato cappellano nel bagno penale di Civitavecchia. Il “santino” che parla della sua vita ci dice che “era tanta la riverenza pei santi misteri, che durante la celebrazione della Messa tremava da capo a piedi”. La sua orazione era continua e la sua attività si esplicò soprattutto nelle sante Missioni al popolo. “Illustrato da Dio di doni meravigliosi – dice ancora l’immaginetta – conobbe i secreti dei cuori, e molti risanò di varie infermità. Predisse ancora il tempo e le circostanze della sua morte, che placidamente incontrò a Viterbo il 28 aprile 1763 mentre predicava”. Fu sepolto nella chiesa dei Cappuccini di Viterbo.

La causa della Beatificazione di Padre Carlo da Motrone fu introdotta da Pio VI, “il quale ne segnava la commissione il 23 febbraio 1782”, dopo che anche le Diocesi di Lucca e Viterbo avevano avviato la causa di beatificazione.

Con questo ricordo, che fa conoscere alla comunità la figura di questo umile frate della nostra terra, vogliamo augurarci che Padre Carlo da Motrone possa essere aggiunto ai tanti Beati e Santi della Chiesa.