Padre Giuseppe Cristofanini

Il giorno 25 agosto 1904 le Memorie annotano la morte di un frate del convento: alle ore 13 quieto quieto è morto il nostro caro Padre Giuseppe Cristofanini. Era un buon frate, umile, senza pretenzioni, servizievole, e di non comune cultura in Morale. Ha avuto una malattia di circa sei mesi penosa e molestissima – cancrena all’ano che gli aveva rovinato tutti i passi – sopportata da lui con ammirabile rassegnazione – Iddio lo accolga nel suo seno.

Giuseppe Cristofanini, elencato tra i “frati della nostra terra” in un precedente capitolo, apparteneva a una famiglia borghigiana importante, ormai estinta, proprietaria del palazzo di via Umberto, oggi di proprietà Poggi. Nella sacrestia della chiesa di S. Iacopo c’è una cappellina e sopra l’ingresso di questa c’è scritto: “l’altare coi sacri arredi e quattrocento reliquie, Giacomo e Rosa, ultimi della antica famiglia Cristofanini, donarono l’anno 1909”.

Il giorno 26 si svolgono le esequie di Padre Giuseppe, con la Messa in terza; a suonare l’organo c’era il M° Sestini. Padre Pacifico annota: l’abbiamo portato al cimitero (e tutto da noi)... È stato un trasporto umile, dimesso, massime per il concorso del popolo, proprio adatto all’indole del P. Giuseppe.

C’è un legame significativo della famiglia Cristofanini anche con la Confraternita di Misericordia del Borgo, perché in occasione della inaugurazione della sede della Misericordia di Via Roma, avvenuta il 6 agosto 1911, gli “ultimi eredi” Cristofanini donarono alla Confraternita la loro antica libreria “per il decoro della sala del Magistrato”, come si apprende dal pubblico ringraziamento fatto dal dottor Luigi Amaducci, Presidente della Misericordia, nel discorso ufficiale dell’inaugurazione.

I libri, esposti per tanti anni all’incuria ed alle traversie vissute dalla sede della Misericordia, sono oggi sistemati nella libreria del convento di San Francesco.

Il 30 agosto il nuovo guardiano fa spolverare la Chiesa che ne aveva estremo bisogno, essendo che da parecchi anni i Guardiani se lo erano scordati e i Sagrestani non si erano accorti che era sudicia. La casa di Dio va tenuta pulita.

Fra Giuseppe Cristofanini del Borgo (1831-1904)
Fra Giuseppe Cristofanini del Borgo (1831-1904)