I Riformati e il Terz’Ordine
Una delle prime iniziative a cui si dedicarono con impegno i Riformati fu quella di rianimare la Compagnia della Corda o del Cordone, che abbiamo vista istituita fin dal 1587, che i frati indicavano più comunemente come “Terz’Ordine”.
Dicono le Memorie che i religiosi “Riformati”, giunti al Borgo nel 1598, infiammavano i cuori dei fedeli con fervorosi ragionamenti verso l’Ordine Francescano, definito “santo istituto”. E ben presto se ne videro i frutti con un grande numero di iscritti al Terz’Ordine. Da tutti i paesi del circondario e della valle s’ammettevano i fratelli nella Confraternita o Compagnia del Cordone; nei giorni 2 agosto e 4 ottobre, significative ricorrenze francescane, secondo le regole della “compagnia”, i confrati erano obbligati ad intervenire al convento, o a segnalare la causa del loro impedimento. Nella giornata del 25 agosto (S. Ludovico) tutti i fratelli dovevano riunirsi in Chiesa, confessarsi e comunicarsi, guadagnando così l’indulgenza. Nell’adunanza annuale si ammettevano alla Compagnia nuovi confratelli, si cancellavano i “contumaci” e si “poneva il freno al viver scorretto”. I confratelli che abitavano più vicino al convento erano tenuti ad assistere ai divini uffici e a recitare l’ufficio dei morti.