La statua di S. Elisabetta
Il 4 giugno 1924 lo scultore Camillo Pezzini di Viareggio incominciò a scolpire nel legno la statua di S. Elisabetta. Lavorò in convento prendendo a modello la statua in carta pesta del convento di Lucca, ma il volto lo immaginò felicemente l’artista. Il lavoro si protrasse al novembre 1925; lasciò soddisfatti. La spesa per lo scultore di £. 1.125 fu sostenuta dalla Congregazione del Terz’Ordine. Il legno (detto “cirmolo”), acquistato a Viareggio dalla Ditta Angelico Bonuccelli, era stato pagato £. 420. Anna Fontanini del Borgo donò la corona reale, opera dell’orefice Favilla di Lucca, che costò £. 120. Furono spesi anche 5 lire per le marche da bollo e lire 100 per due viaggi dello scultore a Firenze. La statua fu decorata da Padre Raffaello Pantaleoni di Badia S. Salvatore, pittore e professore di disegno.