Le feste centenarie del 1926

Per le feste in ricordo dei 700 anni dalla morte del Santo di Assisi (tenutesi nel 1926) possiamo far parlare un documento, davvero importante, fatto pervenire in copia da un borghigiano che vive da moltissimi anni a Forlì; il borghigiano è Angelo Giusti, figlio di Guglielmo e di Marianna, una simpatica signora che vendeva frutta e verdura nella borgata di San Rocco e che, spesso, con bonaria generosità, era solita regalare un mandarino a noi bambini, quando passavamo davanti alla sua bottega.

Il documento inviato è il programma delle “Feste Centenarie Francescane” che si tennero a Borgo a Mozzano dal 12 al 19 settembre 1926, stampato dalla Tipografia Vannini, con tanto di foto panoramica del convento, visto dall’incrocio del viale San Francesco con via Roma.

Il programma riporta le sacre funzioni, che iniziarono il sabato 11 settembre, ad un orario davvero insolito (alle ore 23) e proseguirono per tutta la notte “con il canto del Veni Creator, l’Esposizione di Gesù Sacramentato, la processione con l’intervento della Compagnia di S. Iacopo e della Banda Cittadina, lo scoprimento e benedizione della nuova statua del Santo Serafico (lavoro pregevole dello scultore Ubaldo del Guerra), Messa solenne in musica”.

Dopo questa notte intensa, già alle 6 del giorno 12 ripresero le celebrazioni di Sante Messe, fino a quella di nuovo solenne delle ore 10,30 ed al Vespro delle ore 17,30.

Per tutta la settimana proseguirono le celebrazioni liturgiche fino alla grande chiusura della domenica 19 settembre. In quel giorno, ancora “la Messa delle ore 6, alle ore 7 Messa e comunione generale della gioventù cattolica, Messa solenne alle ore 10,30, in musica con pontificale e, finalmente, alle ore 17, la grande processione con l’immagine del Santo che, dopo aver fatto il giro dei due ponti ed avere sostato in piazza Garibaldi, dove il sacro oratore pronuncerà un discorso, risalirà al Convento e sosterà nel piazzale della chiesa. Dalla grande terrazza un coro di voci virili canterà l’Inno Secolare Francescano. In ultimo benedizione colla Sacra Reliquia e canto del Te Deum”.

Accanto alle Sacre Funzioni anche un programma di onoranze civili: “Domenica 19 settembre ore 14,30 Stazione ferroviaria, ricevimento delle Autorità e della Banda Comunale di Lucca – concerto della Banda suddetta in piazza Garibaldi sotto la direzione del chiarissimo Maestro Bonelli – ore 15,45 sarà inaugurata la targa del Viale S. Francesco e l’On. Carlo Scorza parlerà al popolo della Celebrazione Francescana. Ore 19 Illuminazione del paese e dei colli e grande illuminazione (eseguita dalla rinomata ditta Sbrana-Mariani di Lucca) nella piazza Garibaldi e nel viale S. Francesco ove passerà la grandiosa Processione. Ore 21 servizio musicale della Banda di Pescaglia nel piazzale del Convento”.

Programma delle feste del 1926
Programma delle feste del 1926

Imponente il programma delle musiche sacre eseguite dalla Schola Cantorum di Borgo a Mozzano diretta dal M° Vincenzo Barsi, con all’organo Aldo D’Olivo: “Salve Sancte Pater, a 4 voci virili, di Fr. Bernardinus D’Hooghe, Messa a due voci di Gounod, O Salutaris Ostia a tre voci dispari di Capocci, O Fons Amoris Victima del Perosi, Inno Secolare Francescano del M° Virgilio, Messa a due voci bianche del M° Ferro, Messa Pontificalis del Perosi, Vespri dei Maestri Perosi e Spinelli. Concerteranno i Sigg. Palagi Francesco e Lombardi Giuseppe. Ospite il celebre Maestro Giovanni Tebaldini Direttore Onorario della Cappella di Loreto. Oratore il M.R. Padre Guido Gherardi dei frati minori”.

Il Comitato d’Onore fu presieduto da S.E. Costanzo Ciano - Ministro delle Comunicazioni e ne fecero parte vari deputati tra cui Scorza, Donegani, Carmignani, Bertone ed una schiera enorme di autorità provinciali. Per il Clero e l’Azione Cattolica ci furono il Cardinale Giovanni Bonzano Protettore dell’Ordine dei Frati Minori, il Cardinale Arcivescovo di Firenze Mistrangelo, i Vescovi di Fiesole, di Beirut Giannini, di Antiochia Volpi, il Ministro Provinciale dei Frati Calamandrei, il Vicario generale della Diocesi Vincenzo Del Carlo, il Canonico Domenico Dinucci, i Parroci della zona.

Mancò il nome dell’Arcivescovo di Lucca.

Dicono le Cronache: “furono celebrate in questa nostra chiesa le feste centenarie francescane. Riuscirono benissimo, solo mancò l’intervento di un Vescovo. Perché il nostro amatissimo Arcivescovo di Lucca Mons. Arturo Marchi non ce lo volle permettere nonostante il R. Padre Guido Gherardi di questa famiglia andò espressamente a Viareggio insistentemente egli in persona; e molto più è difficile spiegare il divieto di qualche altro Prelato”.

Nel Comitato esecutivo, tra gli altri, Francesco Lotti come Presidente, il guardiano Evaristo Falorni, Carlo Fontanini, Orlando Orlandini cassiere, Aldo D’Olivo, Vincenzo Barsi, il direttore Alfredo Pardini, Giulio Amaducci, Leonildo Marchesini, Cherubino Motroni, Nemi Micheli, Enrico Martini, Giuseppe Lotti, Achille Tomei, Camillo Pellegrini, Tito Motroni.

Scultura in gesso di Ubaldo Del Guerra (anno 1926)
Scultura in gesso di Ubaldo Del Guerra (anno 1926)

A proposito della statua di S. Francesco, in gesso, realizzata, come abbiamo già detto dallo scultore Ubaldo Del Guerra, si è trovata la “fattura” emessa dallo scultore nei confronti del Padre guardiano del convento Evaristo Falorni. Me la consegnò qualche anno fa il figlio dell’artista, il geometra Aldo Del Guerra. La spesa per la realizzazione ammonta a £. 1.076,10 ed è ben dettagliata: per l’esecuzione della statua £. 840,00, spese di fornitura 140,80, gesso 80,00, porto gesso 8,00, facchinaggio 3, filo zingato 3,50, lisciva 0,80.

La detta statua si trova oggi in una cappellina in fondo al pergolato del giardino di ponente.