1882: feste per il Patriarca

Tra i documenti trovati in convento, c’è anche una piccolo programma stampato a Lucca nella tipografia Landi che porta un lungo titolo: “Nel Settimo Centenario Dalla nascita Del Serafico Patriarca Francesco d’Assisi L’Ordine De’ Minori Al Gloriosissimo Padre Più Lieti E Più Solenni Rinnova Gli Onori Festivi”. La data è quella dell’ottobre 1882 ed il convento è definito “dei Minoriti”.

Siamo alla fine del XIX secolo, quello delle tragiche soppressioni, che i Frati definiscono, nella piccola brochure, “un secolo di tenebre e di fango”, durante il quale “la parola di Francesco illuminò le menti e sollevò i cuori al cielo”.

La banda paesana nel chiostro
La banda paesana nel chiostro

Un foglietto allegato al programma informa sulle entrate e le uscite di quella festa che presentano uno sbilancio negativo di £. 274,00. Non mancarono i fuochi artificiali, costati £. 52,00; per il vitto straordinario si spesero 150,00 lire; con tre dediche di sonetti si recuperano £. 98,00.

Il guardiano del convento in quell’anno era il borghigiano Padre Giuseppe Cristofanini, che firmò il resoconto con il commento: “Così fu”. Per la festa si comprò anche “il vino da cintello” spendendo 34 lire.

È stata ritrovata una foto di fine ottocento in cui si vede una banda musicale, quasi sicuramente la “banda paesana” di Borgo a Mozzano, in posa nel chiostro del convento; potrebbe aver partecipato ad una delle celebrazioni religiose di cui si parla in questo capitolo.