La noiosa vicenda dell’eredità
La sera del 23 agosto 1904 al novello padre guardiano arriva una citazione di comparire in Tribunale a Lucca per la questione del testamento di un francescano defunto, Padre Egidio Moriconi, che lasciava erede lo stesso guardiano della sua parte del convento del Borgo. La questione è mossa da una sorella e cognato (del p. Egidio) che pretendono di annullare il Testamento.
Si tratta di una questione complessa, legata al fatto che, per il pericolo delle soppressioni e dell’incameramento dei beni ecclesiastici da parte dello Stato (siamo nel 1866), anche il convento del Borgo era stato intestato a dei frati, ma come persone fisiche; alla morte di uno di questi frati i parenti si presentarono come eredi e pretesero… una parte del convento. Padre Pacifico, come guardiano, è subito coinvolto in questo problema assai grave. I frati sono difesi dall’avvocato Giuseppe Giovannini di Corsagna, esponente di spicco del mondo cattolico lucchese.
Questa lite, che fu trattata nei tribunali, portò ad un accordo tra le parti e successivamente registrato, che è conservato nell’archivio della Provincia francescana a Firenze e di cui si parla espressamente alla pagina 151 di questa pubblicazione.