Il colono Neri Pompilio e le elezioni del ‘48
Il 1° gennaio 1948, p. Giuseppe Calamandrei, nella qualità di rappresentante legale della Provincia Toscana dei Frati Minori, detta di S. Bonaventura, cedette a coltivazione a Neri Pompilio, che in pari data assumeva, come colono, tutta la parte di terreno lavorativo annesso al convento di S. Francesco in Borgo a Mozzano; ed assegnava al colono stesso, quale abitazione per sé e la propria famiglia, la parte nord del convento, la quale doveva essere isolata dal resto dell’immobile con muri di sbarramento. L’accordo sarebbe automaticamente cessato, con preavviso di almeno tre mesi, se la Provincia religiosa avesse dovuto vendere o affittare l’intero convento.
Nel 1948 ci furono le elezioni politiche con il grande scontro tra il Fronte Democratico Popolare e la Democrazia Cristiana. I cattolici costituirono il “Comitato Civico”, con sede a Roma in via della Conciliazione, guidato da Luigi Gedda, ma con comitati locali in ogni paese e parrocchia. Una lettera inviata da quel Comitato a Padre Ottaviano Cecconi, superiore del convento in data 9 marzo 1948, ritrovata tra i documenti, informa che “il materiale minuto di propaganda” richiesto dal Padre Magnani, è stato inviato. Anche i francescani sono mobilitati, così come vogliono le gerarchie eclesiastiche. Le elezioni si tennero il 18 aprile con una clamorosa sconfitta del Fronte Popolare.