Si sistemano i terreni e si piantano le viti

Nel gennaio e febbraio 1938 s’intervenne sul piazzale antistante la chiesa, consolidandolo con barbacani e piantando pini, abeti e cipressi nel “poggiale”; si riordinò il bosco. Annota il cronista: “Purtroppo poi mentre il sottoscritto era sotto le armi, vennero i Livornesi sfollati a guastare quello che era costato tanta fatica”.

Nel giugno 1938, iniziò il grande scasso sotto la finestra della foresteria, dove prima era un canneto e mucchi di pietre; il progetto era di farvi un vigneto ed un frutteto, per la lunghezza di 60 e 100 m. La guerra bloccò il progetto. Nel 1939/1940, si riparò la limonaia; si sistemò l’orto con nuove barbate di viti e nuove piante d’olivo; si ripararono le colonne del loggiato della chiesa.

Lavori di scasso nell’orto sottostante il muraglione risultano fatti anche negli anni 1925/1926 dai garzoni Vito Neschi e Angelo della Vignaccia.