La zona forestariale

Sempre al piano terreno si trovavano le “foresterie”, riservate all’alloggio di ospiti occasionali. In genere le foresterie venivano situate sul lato considerato più esterno del convento, come quelle di ingresso e potevano accogliere pellegrini di passaggio o familiari di frati che venivano in visita. Per gli ospiti appartenenti all’Ordine erano riservate stanze più interne, spesso nello stesso dormitorio, al piano superiore. Per il convento del Borgo troviamo riferimenti a foresterie solo a partire dal 1723: “l’appartamento inferiore contiene tre stanze con tutte le suppellettili per gli ospiti secolari”, così è scritto in una “Relazione del Convento di San Francesco al Borgo di Lucca della Provincia Riformata di Toscana secondo l’ordine del Reverendissimo P. Lorenzo di S. Lorenzo Maestro Generale”. Dei tre ambienti menzionati, due si trovavano nel lato di entrata del convento, oggi destinati ad uffici, prima della canova, il terzo ambiente era probabilmente, come ci dice l’Architetto Toti Salvetti, l’aula capitolare che, proprio nel 1723, era stata liberata dalla falegnameria, portata all’esterno, nella zona nord del giardino, verso Macea. Una ulteriore notizia delle foresterie l’abbiamo nel 1729 quando “le stanze del Cavalier Bernardi” furono adibite a questo scopo.